Microvescicole (MV) possono essere analizzate utilizzando due metodi complementari:
- Test quantitativi: la citometria a flusso (FCM) viene utilizzata per contare le microvescicole (MV) e determinarne l'origine cellulare.
- Test funzionali: è possibile utilizzare vari metodi per valutare le proprietà procoagulanti derivanti dall'azione dei fosfolipidi procoagulanti e/o del fattore tissutale (TF).
Test quantitativi
Poiché le microvescicole (MV) sono così piccole, la loro analisi spinge gli strumenti di citometria a flusso (FCM) ai limiti della loro sensibilità ottica.
Attualmente sono disponibili vari test, tra cui i reagenti FCM, che consentono una grande precisione nel conteggio delle MV per:
- Garantire buone prestazioni intrinseche del citometro nell'analisi MV
- Impostare un gate di lettura MV standardizzato
- Garantire la stabilità delle impostazioni nel tempo con un controllo di qualità giornaliero
- Standardizzare tutti i modelli di citometri
La linea di microvescicole di calibrazione Megamix, ottimizzata per il rilevamento e la caratterizzazione di MV, può essere uno strumento utile per questi punti.
Test funzionali
Le MV hanno proprietà procoagulanti grazie ai fosfolipidi procoagulanti (PPL) e/o al fattore tissutale (TF) presenti sulla loro superficie. Il livello funzionale dell'attività procoagulante può essere misurato mediante test funzionali.
I test funzionali esaminano l'effetto osservato delle MV in campioni di plasma citrato in test quali:
- Generazione di trombina per misurare la trombina generata esclusivamente da MV contenenti PPL o MV contenenti TF.
- Test "clotting based" per la determinazione dell'attività procoagulante fosfolipidi dipendente delle MV piastriniche o dell'attività procoagulante TF dipendente delle MV [Vallier et al.]
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