Il termine vescicole extracellulari (EV) è il nome generico dato alle particelle rilasciate naturalmente dalle cellule, caratterizzate da un doppio strato lipidico limitato e incapaci di replicarsi (ovvero prive di un nucleo funzionale). La composizione biochimica delle vescicole extracellulari (EV) è costituita principalmente da lipidi, proteine e acidi nucleici.
Derivate dalle cellule, le vescicole extracellulari (EV) sono identificabili in base al carico trasferito dalle cellule donatrici, noto come firma molecolare.
È stato raggiunto un consenso generale sulla nomenclatura delle EV, sulla base delle loro dimensioni, della loro formazione e del loro meccanismo di rilascio:
- I piccoli EV, noti come esosomi, derivano dalla membrana endosomiale. Gli esosomi vengono secreti tramite esocitosi dai corpi multivesicolari (MVB) dell'endosoma tardivo e hanno dimensioni comprese tra 50 e 150 nm di diametro.
- EV medi, noti come microvescicole (precedentemente denominate microparticelle), vengono rilasciati dalle cellule attivate e apoptotiche tramite blebbing della membrana cellulare superficiale. Le loro dimensioni variano da 100 a 1000 nm di diametro. A causa della presenza di fosfatidilserina (PS) su sottogruppi di microvescicole e/o della presenza di fattore tissutale (TF), questi MV sono descritti come entità procoagulanti.
- I corpi apoptotici sono EV di grandi dimensioni, generati solo dal blebbing delle cellule in fase di apoptosi. Contrariamente alla credenza tradizionale secondo cui i corpi apoptotici sono semplicemente detriti casuali provenienti da cellule morenti, essi sono sempre più riconosciuti come regolatori immunitari cruciali e biomarcatori di malattie.
Dimensioni | Origine cellulare | |
Piccoli EV - Esosomi | 50 – 150 nm | Esocitosi dai MVBs dell'endosoma tardivo. |
EV medie - Microvescicole |
100 – 1000 nm | Formazione di vescicole sulla membrana cellulare delle cellule attivate e apoptotiche. |
Grandi VE – Corpi apoptotici | >1000 nm | Blebbing delle cellule in fase di apoptosi. |
È stato dimostrato che le EV mediano molti processi cellulari normali quali la proliferazione, la differenziazione e la migrazione cellulare. Possono inoltre favorire il trasferimento di informazioni genetiche e il rilascio di molecole terapeutiche.
Inoltre, gli EV possono agire come mediatori di segnali che regolano l'espressione genica, l'angiogenesi, le risposte immunitarie e il metabolismo cellulare.
La patologia di molte malattie, tra cui la trombosi arteriosa, è caratterizzata da elevate concentrazioni di EV circolanti.
